Immagina questo scenario: un ristorante affollato, una lunga lista d’attesa e un tavolo appena libero che deve essere pronto per il prossimo ospite.

Come fare la sanificazione di ambienti commerciali

Il personale probabilmente spruzzerà qualche prodotto sul tavolo e cercherà di girarlo rapidamente, pulendo e igienizzando la superficie il più velocemente possibile. Ma lo stanno facendo in modo corretto ed efficiente? Forse sì in alcuni casi, ma durante un’ora di punta intensa non è detto che sia una metodologia adatta. Purtroppo, spesso si fa confusione nell’interpretazione del significato di tre parole distinte, apparentemente simili: pulizia, sanificazione e disinfezione.

Il settore della ristorazione è solo un esempio di dove dipendenti e responsabili devono essere consapevoli della distinzione. Allora, qual è la differenza? Sebbene ogni settore possa avere situazioni diverse, questi tre concetti prevedono delle differenti azioni in base a cosa si sta cercando di realizzare e da dove. Le soluzioni varieranno sicuramente a seconda dell’ambiente e di seguito sono riportate alcune differenze chiave.

Pulizia
Che cos’è la sanificazione
Disinfezione
La sanificazione qualche altra informazione utile
Le soluzioni migliori le fornisce un professionista delle pulizie e sanificazione

Pulizia

Pensa a un triangolo. La parte inferiore della figura è il livello più ampio e basilare, il più basso nella gerarchia. Nella sua definizione elementare, per pulizia si intendono le azioni atte a rimuovere sporco o detriti da una superficie. Questa viene tipicamente completata con un panno, una salvietta o della carta insieme a un detergente, sapone o solvente.

È un azione sufficiente? Sì, ma solo a breve termine mentre a lungo termine è essenziale eseguire l’intero regime di pulizia, sanificazione e possibilmente anche disinfezione.

Diamo un’occhiata di nuovo all’ambiente frenetico del ristorante. Può essere difficile disinfettare dopo il pasto di ogni cliente, ma è importante pulire i tavoli prima che il prossimo avventore prenda il suo posto. Se, ad esempio, ci sono delle macchie essiccate, quei detriti posso essere una barriera per qualsiasi disinfettante da usare. La sporcizia deve essere rimossa prima di passare alla fase successiva.

Che cos’è la sanificazione

Salendo sul nostro triangolo, la sanificazione è la zona intermedia. Ciò include la rimozione dei microbi da una superficie e l’uccisione dei batteri. Per definizione, la parola “sanificare” significa che stai uccidendo specifici tipi di batteri in un determinato periodo di tempo.

Affinché i sanificanti e i disinfettanti siano efficaci, devono essere miscelati alle giuste concentrazioni. Il livello minimo richiesto in genere è tra le 200 o 400 parti per milione (PPM). Se scende al di sotto di tale livello, la soluzione è considerata inefficace. Inoltre, il personale deve essere consapevole che una volta che il sanificante è nel secchio, nel tempo verrà contaminato. Quando i detriti nel secchio si accumulano, riducono la forza del principio attivo. In genere vanno usate delle strisce reattive, una sorta di test con dei reagenti su una striscia di carta da immergere nella soluzione, per controllare lo stato del disinfettante contenuto nel secchio o in altro recipiente.

Infine, durante la sanificazione è importante sapere per quanto tempo un sanificante deve sostare su una superficie prima di essere rimosso. Affinché i prodotti per pulire e sanificare, entrati a contatto con residui di alimenti, siano efficaci, ad esempio, devono rimanere sul tavolo per un minimo di 60 secondi. Asciugare prematuramente le superfici del tavolo con un tovagliolo di carta o un panno vanifica lo scopo. Il tempo di permanenza è uno dei fattori più importanti per la buona riuscita dell’azione di sanificazione.

Disinfezione

Nella zona del vertice del nostro triangolo troviamo i processi di disinfezione. Mentre la sanificazione implica l’uccisione dei batteri, i disinfettanti sono considerevolmente più potenti e possono uccidere sia i batteri che i virus. Questa attività è strettamente associata a un ambiente sanitario rispetto al servizio di ristorazione, ma può essere applicabile in luoghi come i bagni delle attività commerciali oppure in ambienti come palestre, piscine o centri benessere.

La differenza fondamentale tra sanificazione e disinfezione è il tipo di sostanza chimica coinvolta e per quanto tempo rimane su una superficie. Per molti disinfettanti, 10 minuti è il tempo di permanenza appropriato. Ma, per garantire una corretta disinfezione, assicurati di leggere le istruzioni sul prodotto chimico.

Per mantenere un’attività igienica e sicura, assicurati di completare l’intero regime, spostando il triangolo dalla pulizia alla sanificazione e alla disinfezione, a seconda dei casi. Il punto chiave: leggere sempre le indicazioni quando si tratta di prodotti.

La sanificazione qualche altra informazione utile

Capire la differenza tra questi tipi di trattamento è fondamentale e se queste spiegazioni ti hanno fatto sorgere delle domande ecco qualche risposta che ti può essere utile.

Quanto tempo possono vivere virus e germi sulle superfici del luogo di lavoro?

Il virus dell’influenza può sopravvivere sulle superfici e infettare una persona fino a 2-8 ore dopo essersi depositato sulla superficie.

Cosa uccide virus e germi che vivono sulle superfici del luogo di lavoro?

La maggior parte dei virus viene distrutta dal calore. Diversi germicidi chimici, tra cui cloro, perossido di idrogeno, detergenti, antisettici a base di iodio e alcoli sono efficaci contro i virus umani se usati in una concentrazione adeguata e per un periodo di tempo sufficiente.

Se non è disponibile un prodotto disinfettante, è possibile pulire le superfici con una soluzione di candeggina a base di cloro ottenuta aggiungendo 1 cucchiaio di candeggina a un litro di acqua; utilizzare un panno per applicarlo sulle superfici e lasciare riposare per 4 o 5 minuti prima di risciacquare con acqua pulita.

Ricordati di indossare guanti per proteggere le mani quando si lavora con soluzioni di candeggina o forti disinfettanti.

Quali superfici hanno maggiori probabilità di essere fonti di contaminazione?

I germi e i virus si diffondono quando qualcuno tocca qualcosa che è contaminato e poi si tocca gli occhi, il naso o la bocca. Le goccioline di una tosse o di uno starnuto di una persona infetta si muovono nell’aria e portano con sé virus. Una persona può essere infettata toccando una superficie in cui queste goccioline atterrano prima di toccare gli occhi, la bocca o il naso. Il lavaggio frequente delle mani impedisce la trasmissione del virus dalle superfici infette.

Sanificare con le lampade UV-C è realmente efficace?

Sì, lo è realmente. Questo sistema di uccidere batteri e virus è stato scoperto e viene utilizzato da molti anni. Tuttavia, le lampade non possono essere perennemente accese poiché danneggerebbero anche le persone esposte alla fluorescenza. Se sei interessato all’installazione di queste lampade nel tuo ambiente di lavoro contattaci per avere maggiori informazioni.

Le soluzioni migliori le fornisce un professionista delle pulizie e sanificazione

L’igiene, la pulizia, la sanificazione e la disinfezione in un ambiente di lavoro è importante sia per sé stessi che per i propri collaboratori che per i clienti talora si tratti di un esercizio aperto al pubblico. Viviamo in un momento in cui ci troviamo a combattere questi problemi da vicino e farsi trovare preparati è un obbligo per tutti.

Se non sai come sanificare il tuo luogo di lavoro rivolgi a chi ha fatto della sanificazione la sua professione. Hygene S.r.l. è l’azienda leader per la sanificazione ambientale a Monza, Milano e in tutta la regione Lombardia e può assisterti nell’implementazione di procedure e attrezzature o con interventi mirati, per far sì che il tuo ambiente di lavoro sia sicuro e sano.

Published On: 5 Agosto 2021Categories: News